April 2025 EN
Manifesto, NEW HUMANISM:
What are we today? Maybe different from the past? We are the same souls as in ancient times, as in the Renaissance but with a different routine, with advanced technology and medicine, fast transportations and internet. Despite these achievements, the time in which we live sadly and with dismay is once again balanced between peace and the third world war. Remembering the European tragedies such as the first and second world wars, and that of the former Yugoslavia in the 90s, in which in a small territory there was a religious and ethnic war, the only real weapon left to avoid this danger in Europe and in the world, is the awareness of a Transhumanism in which cultures recognize themselves as similar and not so different, in which ancient, spiritual wisdom coexists and supports advanced discoveries, pursuing a salvific and newly enlightened completeness, which supports tradition without closing itself in fascism, violence and obstinate separations. This is the only hope, to find the common ground, to re-center, to make sure that man in his highest and most mature exception finds himself in himself and in others, as in Renaissance humanism, and to try to find himself again in the essence of ancient symbols reread, where diversity represents the beauty of God's creativity through man, not something to escape from and that feeds racism. All this, also looking in the common ground of religions, and in the essence of the existence of the human population and of the common transcendent in our contemporary, the seed of hope and the constructive seed for tomorrow and for the near future, in which God again assumes an ancient basic form, of hope, essential and disconcerting truth, close and immensely inscrutable at the same time.
Aprile 2025 IT
Manifesto, NUOVO UMANESIMO:
Cosa siamo oggi? Forse diversi dal passato? Siamo le stesse anime come nei tempi antichi, come nel rinascimento ma con una routine diversa, con tecnologia e medicina avanzate, mezzi di trasporto veloci e internet. Nonostante queste conquiste il tempo in cui viviamo tristemente e con sconcerto è di nuovo in bilico tra pace e terza guerra mondiale. Ricordando le tragedie europee come la prima e seconda guerra mondiale, e quella della ex Jugoslavia negli anni 90, in cui in un piccolo territorio c'è stata guerra religiosa ed etnica, l'unica vera arma rimasta per scansare questo pericolo in Europa e nel mondo, è la presa di coscienza di un transumanesimo in cui le culture si riconoscono come simili e non così differenti, in cui la sapienza antica, spirituale, convive e supporta le scoperte avanzate, inseguendo una completezza salvifica e nuovamente illuminata, che supporti la tradizione senza rinchiudersi in fascismi, violenze e separazioni ostinate. Questa è l'unica speranza, trovare la base comune, ricentrarsi, far si che l'uomo nella sua eccezione più alta e matura si ritrovi in sè stesso e negli altri, come nell’umanesimo rinascimentale, e cercare di ritrovarsi nuovamente nell’essenza di simboli antichi riletti, dove le diversità rappresentino la bellezza della creatività di Dio attraverso l’uomo non un qualcosa da cui fuggire e che alimenti razzismo. Tutto ciò, cercando anche nella base comune delle religioni, e nell'essenza dell'esistenza della popolazione umana e del trascendente comune il seme di speranza e il seme costruttivo nel domani e del futuro prossimo, in cui Dio assume nuovamente forma antica basilare, speranza, imprescindibile e sconcertante verità, vicina e immensamente imperscrutabile allo stesso tempo, nel nostro contemporaneo.
Manifesto, NEW HUMANISM:
What are we today? Maybe different from the past? We are the same souls as in ancient times, as in the Renaissance but with a different routine, with advanced technology and medicine, fast transportations and internet. Despite these achievements, the time in which we live sadly and with dismay is once again balanced between peace and the third world war. Remembering the European tragedies such as the first and second world wars, and that of the former Yugoslavia in the 90s, in which in a small territory there was a religious and ethnic war, the only real weapon left to avoid this danger in Europe and in the world, is the awareness of a Transhumanism in which cultures recognize themselves as similar and not so different, in which ancient, spiritual wisdom coexists and supports advanced discoveries, pursuing a salvific and newly enlightened completeness, which supports tradition without closing itself in fascism, violence and obstinate separations. This is the only hope, to find the common ground, to re-center, to make sure that man in his highest and most mature exception finds himself in himself and in others, as in Renaissance humanism, and to try to find himself again in the essence of ancient symbols reread, where diversity represents the beauty of God's creativity through man, not something to escape from and that feeds racism. All this, also looking in the common ground of religions, and in the essence of the existence of the human population and of the common transcendent in our contemporary, the seed of hope and the constructive seed for tomorrow and for the near future, in which God again assumes an ancient basic form, of hope, essential and disconcerting truth, close and immensely inscrutable at the same time.
Aprile 2025 IT
Manifesto, NUOVO UMANESIMO:
Cosa siamo oggi? Forse diversi dal passato? Siamo le stesse anime come nei tempi antichi, come nel rinascimento ma con una routine diversa, con tecnologia e medicina avanzate, mezzi di trasporto veloci e internet. Nonostante queste conquiste il tempo in cui viviamo tristemente e con sconcerto è di nuovo in bilico tra pace e terza guerra mondiale. Ricordando le tragedie europee come la prima e seconda guerra mondiale, e quella della ex Jugoslavia negli anni 90, in cui in un piccolo territorio c'è stata guerra religiosa ed etnica, l'unica vera arma rimasta per scansare questo pericolo in Europa e nel mondo, è la presa di coscienza di un transumanesimo in cui le culture si riconoscono come simili e non così differenti, in cui la sapienza antica, spirituale, convive e supporta le scoperte avanzate, inseguendo una completezza salvifica e nuovamente illuminata, che supporti la tradizione senza rinchiudersi in fascismi, violenze e separazioni ostinate. Questa è l'unica speranza, trovare la base comune, ricentrarsi, far si che l'uomo nella sua eccezione più alta e matura si ritrovi in sè stesso e negli altri, come nell’umanesimo rinascimentale, e cercare di ritrovarsi nuovamente nell’essenza di simboli antichi riletti, dove le diversità rappresentino la bellezza della creatività di Dio attraverso l’uomo non un qualcosa da cui fuggire e che alimenti razzismo. Tutto ciò, cercando anche nella base comune delle religioni, e nell'essenza dell'esistenza della popolazione umana e del trascendente comune il seme di speranza e il seme costruttivo nel domani e del futuro prossimo, in cui Dio assume nuovamente forma antica basilare, speranza, imprescindibile e sconcertante verità, vicina e immensamente imperscrutabile allo stesso tempo, nel nostro contemporaneo.